L’impresa

Qui costruiamo l’Enciclopedia delle donne. Ci sono tanti pezzi sparsi di questa enciclopedia possibile: Centri di documentazione, Librerie, Associazioni, Biblioteche, Archivi, Università, siti: ovunque la ricerca, la tessera del mosaico.
Contraccambiamo questo immenso lavoro, già avviato prima di noi (prima, prima, prima) con la costruzione di questa Enciclopedia, cioè un’operazione che da sempre si propone di radunare, illuminare, costruire e divulgare. Che cosa?

Intanto la conoscenza, nomi e cognomi. Ogni nome e cognome fa una storia, e ogni storia singola va in un paesaggio pieno di storie, e tutto diventa la Storia. Ma senza la storia delle donne – di tutte le donne – non si fa una bella Storia: si fanno degli schemi, delle approssimazioni, dei riassunti che non somigliano più a niente. E che fan danno.

L’altra cosa che si divulga da sé facendo un’Enciclopedia delle donne è l’idea della libertà: la conoscenza delle donne in carne e ossa del passato e del presente, al pari dell’esperienza, sgretola le grate di quei pochi, limitati modelli a cui la loro vita (destino, vocazione, intelligenza, desiderio) viene ancora ricondotta, ottusamente certo, ma con un’ostinazione e una potenza (anche una prepotenza) che sorprende.

Lo Specchio delle dame
Questo, tante donne lo sanno da tanto tempo: ci mettiamo in fila, ci sentiamo eredi ed ecco il significato del secondo nome dell’Impresa: Specchio delle dame. Tante volte infatti abbiamo ritrovato questo mettere insieme tanti ritratti di donne a dimostrare che la libertà di pensiero e di azione – dalla quale, peraltro, deriverà con la felicità personale una società più giusta – è possibile e auspicabile, non teoricamente, ma praticamente. Parole che vengono da ogni tempo (da Proba, da Christine de Pizan, da Cristina di Belgioioso, ma davvero, continuamente) e possono davvero illuminare, perché sono anche le nostre, spesso le stesse precise parole.
Quello specchio delle brame che ossessiona tante donne in carne e ossa può dunque utilmente diventare lo specchio delle dame, una miniera di storie da cui imparare la libertà, e mai cercare il verdetto.

Proprio perché è all’insegna della felicità possibile, l’Enciclopedia è una festa, una festa a inviti: chi scrive porta una persona come portasse qualcuno che vale la pena di conoscere.

Possiamo fare l’Enciclopedia che abbiamo in mente solo qui, in rete, perché non intendiamo darci dei limiti di spazio né di luogo: pensare un libro così sarebbe una follia, ma in rete, scommettendo sul futuro, si può fare.

E coltiviamo per questo il nostro progetto di divulgazione, facendo partecipare giovani e giovanissime e giovanissimi al lavoro grande che ci aspetta: in fondo è proprio per le nuove generazioni che montiamo tutto questo.
Nuclei Operativi dell’Enciclopedia delle donne verranno incoraggiati presso le scuole medie e superiori, affinché gruppi di studenti e studentesse possano costruire una propria voce, e firmarla.

Chi fa l’Enciclopedia e di chi è
Siamo particolarmente onorate della rete delle relazioni che abbiamo imbastito: è bellissima per solidità, competenza, intelligenza e anche simpatia e gentilezza.

I contenuti dell’Enciclopedia delle donne sono pubblicati sotto una licenza Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Condividi allo stesso modo 4.0: possono essere ridistribuiti liberamente soltanto se vengono attribuiti ai rispettivi autori e come appartenenti al progetto dell’Enciclopedia delle donne e se non vengono utilizzati a scopo commerciale.

Le curatrici Rossana Di Fazio e Margherita Marcheselli desiderano soltanto che venga riconosciuto il loro ruolo di fondatrici dell’iniziativa e che dovunque si parli dell’Enciclopedia delle donne nel senso di questo progetto, esse vengano citate come tali.

Ma senza Mariateresa Fumagalli, Sylvie Coyaud, Dafne Calgaro, Carlotta Eco, Giuliana Chiaretti, Carla Stampa, Marica Barghetti, non avremmo mai potuto dare inizio alla festa… Né senza tutte le autrici e tutti gli autori che partecipano all’Impresa.

La Società per l’Enciclopedia delle donne
Società per l’Enciclopedia delle donne è una APS (Associazione di Promozione Sociale) è una associazione senza scopo di lucro. Tutte le risorse raccolte vengono utilizzate per sostenere le attività previste dallo statuto. Socie e soci sostengono l’Enciclopedia.
Qui puoi trovare le informazioni per associarti e sostenere l’associazione.
Documenti
pdfScarica lo Statuto dell’Associazione (in PDF)