“Per me la scena rappresenta il parametro della mia crescita interiore. L’intensità, l’estetica e l’essenza sono qualità che ricerco costantemente dentro me stessa e in scena, irrinunciabilmente aiutata dalla musica, si compie la magia…Consapevole di ogni attimo, come aspiro essere nella vita, percepisco l’unicità di tutte le cose”
Attrice e cantante – o cantattrice come ama definirsi– nasce ad Asti da una famiglia della media borghesia. Studia pianoforte dall’età di 5 anni e comincia, da bambina, solitarie esercitazioni teatrali utilizzando un piccolo registratore in mancanza di fratelli o sorelle da coinvolgere…A 7 anni segue i voli spaziali e coltiva due sogni: diventare o astronauta, o attrice.
Diventata una ragazza legge Un grande avvenire dietro le spalle, l’autobiografia di Vittorio Gassman. Decide di fare l’attrice. Approfitta della presenza di Gassman a Torino (per l’Otello al Teatro Alfieri) e ottiene un’indimenticabile incontro che lei considera il vero, grande incoraggiamento a tentare questa difficile e imprevedibile carriera. Ha 17 anni ed è piena di entusiasmo, un tratto del suo carattere che non l’abbandonerà mai.
All’ultimo anno di liceo scientifico alterna gli studi con lezioni di recitazione a Torino e nel 1985 si trasferisce a Roma, mantenendosi in contatto con il suo grande mentore e modello Gassman. I primi anni romani li trascorre perfezionando la sua tecnica attoriale e conducendo trasmissioni radiofoniche per la RAI (Pianobar, RAI Stereo 1 e La Coppa del Jazz ‘85, per Radio 3).
Nel 1989 debutta al Teatro della Cometa di Roma con Wunderbar spettacolo ispirato al Kabaret tedesco (regia di Patrick Rossi-Gastaldi) nel quale spicca oltre che per le sue qualità canore e recitative anche per la sua imponente presenza scenica.
L’anno successivo è già protagonista di Tamara, la fèmme d’or, opera teatrale ispirata alla vita della pittrice polacca Tamara de Lempicka. Scritta da Mario Moretti, viene diretta dal coreografo Don Lurio che debutta in veste di regista teatrale. Il successo di critica e di pubblico le procura diverse scritture teatrali, sempre come protagonista.
Nel 1996 incontra il musicista e regista Andrea Liberovici, con il quale fonda, insieme al poeta Edoardo Sanguineti, il Teatro del Suono, compagnia di teatro musicale che la impegnerà in Italia e all’estero per un decennio.
Diretta da Liberovici affronta importanti sfide artistiche fra cui una Lady Macbeth al Festival dei Due Mondi di Spoleto (1998) in Macbeth Remix, opera musicale che si avvale della prestigiosa collaborazione, per i costumi di Milena Canonero.
Nel 2000 partecipa con Judith Malina – fondatrice, insieme a Julian Beck, dello storico Living Theatre di New York – allo spettacolo di Liberovici 64-oratorio per attori in 64 movimenti, costruito intorno a un nastro di John Cage del 1959.
Nel 2004 e 2005 è in due spettacoli presentati al Festival di Taormina e al Festival Benevento Città Spettacolo Lettera al padre di Franz Kafka, e Piazzale Loreto, entrambi diretti dal regista Pasquale Squitieri che diventa suo marito nel 2013.
Ha preso parte a opere musicali prodotte dalla Fondazione Toscanini di Parma, quali Peccati d’allegria, scritto e diretto da Lina Wertmuller (2003), Giuseppina Verdi< di Dacia Maraini (2005), Titania la rossa libretto e regia di Giorgio Albertazzi con musiche di Andrea Liberovici (2007).
È stata inoltre interprete di melologhi per voce recitante e orchestra con la stessa Orchestra Toscanini di Parma ne La Pisanella di D’Annunzio/Pizzetti nel 2002 e in Pierino e il Lupo di Prokoviev con l’Orchestra dell’Accademia Santa Cecilia di Roma nel 2001.
Nel corso degli anni approfondisce la sua passione musicale fino ad approdare al progetto Gli Anni Zero nel 2010, per il quale ha coinvolto 16 prestigiose personalità della cultura e dello spettacolo fra cui Patrizia Cavalli, Dacia Maraini, Paola Veneto e Lina Wertmuller, ognuna delle quali ha scritto per lei il testo di una canzone, con l’intento di coniugare cultura e musica pop: Ottavia produce quindi un cd e uno spettacolo-concerto, rappresentato con successo in alcuni fra i più importanti teatri italiani.
Attualmente lavora al progetto di Infinity, opera musicale ispirata alla prima donna nello spazio, la cosmonauta russa Valentina Tereshkova, scritta e diretta da Ruggero Cappuccio con musiche originali di Franco Battiato, il cui debutto è previsto per il 2015. Il progetto ha ottenuto il patrocinio dell’Agenzia Spaziale Europea: e così le due grandi passioni di Ottavia, lo Spazio e il Teatro, finalmente, si sono riunite in un unica strada.